Nell'ambito del progetto UE WASTEREDUCE, la Regione Istriana ha acquisito attrezzature moderne per la raccolta dei rifiuti in mare

Nell'ambito del progetto UE WASTEREDUCE, la Regione Istriana ha acquisito attrezzature moderne per la raccolta dei rifiuti in mare

Nel porto di Santa Marina, gestito dall'Autorità portuale regionale di Parenzo, è stata presentata oggi la nuova attrezzatura per la raccolta dei rifiuti marini, una brochure per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela ambientale, nonché i risultati finora ottenuti nell’ambito del progetto europeo WASTEREDUCE. Si tratta di un progetto finanziato dal Programma Interreg Italia – Croazia 2021 –2027, i cui partner sono la Regione Istriana e l’Ente pubblico Natura Histrica, con l’Istituto per l’agricoltura e il turismo di Parenzo come capofila.

Bruno Kostelić, caposezione per la tutela della natura e dell’ambiente della Regione Istriana, ha presentato un dispositivo innovativo per la raccolta dei rifiuti in mare chiamato DPOL, acquisito con l’obiettivo di raccogliere rifiuti plastici e altri materiali lungo la costa occidentale dell’Istria, che fa parte della rete Natura 2000 ed è anche area pilota del progetto.

"Il dispositivo DPOL, progettato e realizzato dall’azienda francese EKKOPOL, è destinato all’utilizzo nei porti per raccogliere costantemente i rifiuti galleggianti che si accumulano, e oltre ai rifiuti, può raccogliere anche petrolio fuoriuscito dalle imbarcazioni. Pertanto, il dispositivo DPOL è dotato non solo di un sacco filtrante per la raccolta dei rifiuti di grandi e piccole dimensioni, ma anche di una barriera interna in cui si raccolgono gli idrocarburi. Nell’ambito del progetto, la Regione Istriana ha inoltre acquistato un abbonamento annuale a un’applicazione, anch’essa ideata dall’azienda EKKOPOL, che consente di registrare il peso e la proporzione dei rifiuti raccolti nella rete, permettendo così, attraverso l’utilizzo a lungo termine, di effettuare un’analisi dettagliata dei rifiuti in un determinato porto”, ha spiegato Kostelić.

Toni Žiković, rappresentante dell’Amministrazione Portuale Regionale di Parenzo, ha parlato dell’utilizzo del dispositivo e delle sue caratteristiche. Il dispositivo sarà impiegato nel porto di Santa Marina, ma potrà essere spostato in altri porti di competenza dell’ente qualora si manifesti un’esigenza dovuta a un inquinamento più intenso.

Le rappresentanti dell’Istituto per l’agricoltura e il turismo, la responsabile del progetto WASTEREDUCE Barbara Sladonja e la collaboratrice Nataly Milovan, hanno presentato la brochure "Dalla sensibilizzazione ambientale all’azione: la problematica dei rifiuti nelle aree protette e nei siti Natura 2000". La brochure, redatta in tre lingue (inglese, croato e italiano), è stata stampata in 200 copie ed è disponibile anche in formato elettronico sul sito web dell’Istituto. La brochure contiene gli obiettivi del progetto, una descrizione delle aree pilota in Croazia e in Italia, nonché i risultati delle ricerche comportamentali condotte sui visitatori delle aree Natura 2000. Infine, la brochure propone ai lettori soluzioni concrete per ridurre l’inquinamento da plastica.

Il ruolo dell’Ente Pubblico Natura Histrica nel progetto WASTEREDUCE e le sfide rappresentate dai rifiuti marini e dalla microplastica nella gestione delle aree protette e Natura 2000 della Regione Istriana sono stati presentati dalla collaboratrice esperta del progetto WASTEREDUCE Katarina Perković.

«Il progetto prevede varie azioni volte a sensibilizzare sull’impatto nocivo dei rifiuti marini e a coinvolgere i cittadini nella protezione dell’ambiente. Nella fase successiva del progetto è prevista la realizzazione di una metodologia innovativa per il monitoraggio dei rifiuti marini tramite l’analisi di immagini satellitari, oltre a un’analisi scientifica della presenza di microplastica nei pesci e allo studio degli effetti della microplastica sugli uccelli marini», ha annunciato Perković.

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